PARADONTOLOGIA
La parodontologia si occupa della cura e della prevenzione della malattia parodontale
La parodontologia si occupa della cura e della prevenzione della malattia parodontale, più comunemente detta “parodontite” o ancor più nota tempo fa come “piorrea”.
La parodontite è in termine scientifico l’infiammazione cioè di tutto quello che sta intorno alle radici dei denti (gengive, legamenti alveolo-dentari, alveoli e tessuto osseo).
Infiammazione dovuta quasi sempre ad una scarsa o errata igiene dentale che, se protratta nel tempo, si cronicizza causando il distacco delle gengive dai denti e dando luogo alla formazione della cosi dette “tasche parodontali” che a loro volta determinano danni a carico dell’osso alveolare con la conseguente riduzione della sua altezza.
Se avviene la cronicizzazione i denti cominciano a muoversi e se non si interviene con terapie I sintomi premonitori della parodontite sono:
- l’infiammazione gengivale, riguardante circa il 50% degli adulti, che inizia molto spesso con il semplice sanguinamento delle gengive durante la pulizia quotidiana dei denti o durante la masticazione di cibi particolarmente solidi
- il tumefarsi delle gengive, che diventano sempre più sensibili al contatto dello spazzolino e del cibo, l’ apparente allungamento dei denti (determinato dalla retrazione delle gengive e dal riassorbimento osseo)
Domande e Risposte
Quali e quante sono le fasi per la diagnosi e la cura della malattia parodontale?
La prassi per il trattamento di tutti i pazienti affetti da malattia parodontale prevede una fase diagnostica per una valutazione il più possibile completa dello stato di salute delle gengive e delle strutture di supporto dei denti. Questa valutazione prevede innanzitutto la raccolta di una serie di misure tramite il cosiddetto “sondaggio parodontale”, ovvero la misurazione con strumenti calibrati di una serie standard di parametri su ogni dente (la profondità del solco formato tra gengiva e superficie del dente, la eventuale retrazione del margine della gengiva rispetto alla posizione originale, la mobilità dentale ed altri ancora). Successivamente avviene l’esecuzione di radiografie secondo protocolli che consentano una valutazione precisa dei rapporti esistenti a livello dei tessuti scheletrici e delle radici dei denti. Le informazioni raccolte in prima visita servono ad orientare verso il tipo più indicato di terapia preliminare o iniziale, ovvero il controllo dell’infiammazione presente e attiva. La terapia iniziale prevede di norma la rimozione della placca batterica e del tartaro presenti a livello sopra e sottogengivale nel corso di uno o più appuntamenti a seconda delle situazioni.
Successivamente a questa fase iniziale avviene una fase diagnostica di rivalutazione, in cui i parametri già valutati e misurati in prima visita sono nuovamente analizzati per una valutazione diagnostica di confronto con il quadro iniziale. Nella gran parte dei pazienti la terapia iniziale è in grado di produrre miglioramenti rilevanti. Laddove permangano delle lesioni sopratutto a livello osseo, conseguenza della precedente malattia parodontale, sarà necessaria un’ ulteriore fase di terapia di correzione dei difetti ancora presenti.